[vc_row][vc_column][vc_column_text]Il decreto fiscale collegato alla manovra di bilancio 2018 ha definito i nuovi principi per accedere alla definizione agevolata delle cartelle di pagamento con un considerevole ampliamento del raggio di azione per l’applicazione della nuova adesione. Si tratta sicuramente di una maggiore apertura in favore dei contribuenti, tuttavia la nuova definizione agevolata non riguarda chi ha perso l’opportunità di sanare le cartelle emesse dal 2006 al 20016.
La Rottamazione bis interessa i carichi in corso d’anno, senza applicazione di interessi e sanzioni, e il nuovo provvedimento prevede la possibilità di:
- definire i ruoli affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017
- accedere alla definizione agevolata delle posizioni affidate anche per i contribuenti che alla data del 24 ottobre 2016 avevano in corso un piano di pagamento dilazionato e non sono stati ammessi alla rottamazione precedente per il mancato pagamento di alcune rate
- sanare la posizione di quei soggetti che pur ammessi alla definizione di cui all’articolo 6 del D.L. 193/2016 non hanno versato o hanno saltato le prime due rate del 31 luglio e del 2 ottobre (il 30 settembre cadeva di sabato)
Peraltro il provvedimento dovrebbe comprendere anche le cartelle formate fino al 30 settembre. Se così fosse è plausibile pensare che questa volta la rottamazione avrà più appeal del passato senza ricorrere a rateizzazioni o al pagamento immediato di somme considerevoli.
Si attende ora la conversione (anche se non sono da escludere possibili variazioni) del provvedimento. In ogni caso questa sarà l’ultima chiamata per i debitori perché già dall’inizio del nuovo anno la riscossione da parte dello Stato sarà più stringente del passato con presumibile beneficio per i conti pubblici.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]